Interviste, magazine, News

AUGURI A MISSION EMPATHY!

Oggi, 26 Marzo 2022, Mission Empathy srl compie il suo PRIMO ANNIVERSARIO!

Quando si pensa ad un’azienda ci possono venire in mente il settore in cui si muove, il servizio che offre, come e quanto profitto raggiunge etc…
Ma sta diventando sempre più chiaro quanto, la prima cosa a cui si deve dare importanza, anche nel business, siano le persone.
Noi di Mission Empathy lo abbiamo sempre saputo!

Infatti, abbiamo costruito e sperimentato con mano quanto Mission Empathy sia un progetto capace di attirare a sé persone con valori alti e condivisi, che mostrano da subito un interesse particolare per il progetto ed un obiettivo comune; persone che offrono il proprio tempo, la propria competenza ed il proprio entusiasmo senza pensare al profitto come obiettivo principe.
Sono più di cento le persone che vorremmo menzionare: tutti coloro che partecipano, ci sostengono e ci supportano da sempre. Maurizio, Andrea, Carlo, Chiara, Rocco, Annalisa, Tommy, Luca, MariaAngela, Maria Grazia, Michela, Rita e Paola, Valentina, Barbara Roberto, Lorenzo e molte molte, molte altre.

Ma per festeggiare il nostro primo anno da IMPRESA abbiamo pensato di far parlare soprattutto le “nostre” magnifiche persone.
Dunque, per l’occasione, noi del team, ci siamo regalati l’opportunità di condividere ognuno un nostro personale ricordo legato a Mission Empathy e alla strada percorsa insieme.

E’ stato commovente leggere l’esperienza dell’altro. Per questo abbiamo pensato che poteva essere piacevole ed emozionante fare leggere anche a voi, alcune delle nostre riflessioni.
Continuate a leggere per conoscerle!

 

“Ho conosciuto Michela nel 2018 quando Mission Empathy era solo un nome, era un sogno e un’idea ancora priva di forma. Da quel giorno sono passati poco più di 3 anni e quello che era un sogno è diventato realtà. Mission Empathy è diventata realtà.
Ho deciso di partecipare a questo progetto spinta dall’entusiasmo di prendere parte ad un qualcosa che mette al centro le persone, volto a dare supporto ai bambini e alle loro famiglie.
Mettersi a disposizione della società e aiutare il prossimo sono due degli obiettivi primari del nostro progetto e l’idea di partecipare alla nascita di una realtà simile ha reso per me di valore l’intenzione di volerne far parte. Ora che stiamo iniziando a crescere e a vedere i frutti del lavoro degli ultimi anni, mi rendo conto che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la forza e la determinazione di Michela e Maria, le co-founders più capaci che conosco, e di tutto il nostro team. È stato un lavoro di squadra e continuerà ad esserlo. Ecco che cos’è per me Mission Empathy!”
Chiara Minasso, CFO

 

“Mission Empathy è ed è stata una delle più belle sfide che abbia mai accettato.
Conosco la fondatrice da quando sono nato e tre anni fa mentre mi parlava del progetto, mi ha trasmesso tutta la passione e l’amore che ci metteva per tutto questo ed è stato facile per me dire di sì.
Io come gli altri membri del team abbiamo lavorato sodo e a lungo in questi anni e guardando indietro non posso che essere colmo di gioia e soddisfazione per la crescita che ha avuto il progetto, dal suo stato embrionale, quando l’ho conosciuto io, ad azienda a tutti gli effetti.
So che ci sarà ancora da lavorare, ma i progressi fatti e il grande team in cui mi trovo mi spronano a dare sempre il massimo.”
Gabriele Mastrobuono, tecnico informatico e webmaster

 

“La prima parola che mi viene in mente quando mi chiedono di parlare della mia esperienza all’interno di Mission Empathy è sincronicità. Tale concetto, per la psicologia analitica, sta ad indicare il fenomeno per cui due eventi, non legati causalmente, si verificano nello stesso momento; una sorta di coincidenza di stati legati nel contenuto o nel significato…uno stato interiore che in qualche modo si riflette su un evento del mondo esterno. Proprio questo è stato per me il primo e travolgente contatto con l’idea di Mission Empathy! La prima telefonata tra me e Michela, infatti, è avvenuta in un momento difficile che mi stava obbligando a confrontarmi con la realtà degli ospedali e con il tema della malattia e della morte. L’entusiasmo di Michela per il suo progetto che stava muovendo i primi piccoli passi mi ha colpito immediatamente poiché ha scatenato in me da subito una fortissima risonanza. Alla fine è stata però l’idea stessa di Mission Empathy che mi ha spinto a dire di sì perché riuniva in sé molto di quello che a me piace fare: ho sempre lavorato con i bambini e (altra coincidenza!!) avevo già pensato anni prima, senza riuscire a realizzarlo, di organizzare laboratori scientifici per bambini anche piccolissimi. Ed è cosi che mi sono trovata, in meno di un anno, a diventare da psicologa consulente che doveva “semplicemente” formare gli esecutori dei laboratori a co-founder di una start up innovativa.
Intorno a Mission Empathy nel tempo si sono riunite persone stupende che ho avuto il piacere di conoscere e con cui è un piacere lavorare in un ambiente in cui è reso possibile il potersi sperimentare senza paura in cose nuove perché ognuno di noi lavora consapevole di ricevere sempre il supporto degli altri che, in ogni in modo, ti fanno sentire la loro fiducia. Un grazie, dunque. va a Michela e alle persone del Team…a noi tutti. Bravi!”
Maria Elisei, Co-founder.

 

“Chiamatela debolezza. Io la chiamo gioia.
Tocca a me, dire cos’è e cos’è stato fino ad ora Mission Empathy e piango.
Piango di riconoscenza e di soddisfazione per ciò che siamo oggi e per come siamo arrivati fin qui.
E’ stato e continua ad essere uno splendido viaggio in compagnia.
Colgo il momento per ringraziare i miei compagni di viaggio che con molto sudore, pazienza, sacrifici e fatica hanno e continuano a costruire il cambiamento positivo.
Piango pensando a quando, io non ci sono stata e loro ci sono stati per me e più di me, piango perché sono un miracolo: di competenze, di valori e come persone.
Sono state le difficoltà a farci capire quanto siamo coesi e il tempo a farci vedere la strada percorsa. Ma sono anche i risultati del lavoro di squadra che ci fanno proseguire, tappa dopo tappa, insieme e uniti.
Sono fiera, orgogliosa e piena di stima nei confronti di chi ogni giorno sceglie di essere parte fondamentale del team.
Mai un giorno, mai una volta mi sono pentita di aver lasciato fare a loro ciò che riguardava il loro settore e loro hanno sempre dato il massimo senza che gli venisse chiesto.
Mission Empathy non potrebbe mai fare a meno di nessuno di loro: Maria, Clarissa, Chiara, Marie e Gabriele.
Perché sarò pure la founder, ma del nulla senza loro nella Nostra azienda e nella mia vita.
Mission Empathy sono loro. Questo è!
Grazie e avanti tutta!”
Michela Fazzito, CEO Mission Empathy